Per quanto riguarda la legislazione non esiste una vera e propria normativa che regoli l’accesso degli animali nei luoghi di culto; le uniche leggi che ne consentono l’accesso sono la n. 60 del 2006 e la n. 37 del 1974, ma riguardano solo i cani accompagnatori di non vedenti, che hanno via libera in qualsiasi luogo pubblico e privato senza alcuna restrizione. Quindi accettare animali in chiesa è totalmente a discrezione del sacerdote, o di chi ne fa le veci. In effetti spesso, sia per ignoranza legislativa che per eccesso di zelo, tali ministri di culto tendono ad allontanare i fedeli che entrano in chiesa accompagnati. Riportiamo la testimonianza di una visitatrice del Pantheon di Roma, il quale oltre ad essere monumento nazionale è anche un luogo di culto intitolato a Santa Maria ad Martyres. La signora in questione si trovava all’interno del monumento e mentre era affascinata dalle sue bellezze, veniva avvicinata da un addetto alla vigilanza che rudemente la invitava ad uscire poiché era in compagnia del suo Piccola, un cane di razza meticcia. Questo episodio ci porta a riflettere se sia logico vietare l’accesso ad animali in luoghi come il Pantheon visto che ormai, il costume comune della società vuole che gli amici a 4 zampe siano a tutti gli effetti esseri viventi protetti dalle leggi.