Fuori dalla spiaggia. È questa, in sostanza, la risposta dei bagni marini di Savona alla Capitaneria di Porto che, su sollecito dell’Enpa, ha inviato una lettera alle Amministrazioni comunali della provincia invitando a sensibilizzare i proprietari degli stabilimenti individuando appositi spazi che permettano l’accoglienza degli animali domestici, in particolare gli amici a quattro zampe, nelle spiagge. Questa la scelta, pressoché unanime, che manifesta un orientamento non ancora maturo per una proposta altrove già collaudata, con la nascita di spiagge dove la promiscuità cani-padroni è completa. Le motivazioni sono svariate: gli spazi limitati non agevolano l’individuazione di aree canine negli stabilimenti e, in queste condizioni, il rischio è di scontentare chi degli amici a quattro zampe non ne vuole proprio sapere. Per l’estate 2011, quindi, i cani a Savona non andranno a spiaggia e le coppie inseparabili padrone-amico a quattro zampe dovranno spostarsi in Riviera, a Ceriale, a Finale e a Pietra , dove esistono realtà comunali attrezzate. La proposta dell’Enpa nasce con un obiettivo ben preciso: ridurre l’abbandono estivo degli animali domestici. L’invito di Capitaneria di Porto ed ENPA ad aprire le spiagge ai cani, accolto con un coro di NO dai bagni marini savonesi che dimostrano per l’ennesima volta una scarsa propensione al turismo moderno, sta sortendo invece qualche effetto positivo in riviera, dove l’occhio è più lungo e l’attenzione alle esigenze dei turisti è sicuramente più alta. Il Comune di Noli ha aperto ai cani la spiaggia libera che si trova al confine con il Comune di Spotorno, mentre il Comune di Finale ha modificato l’ordinanza relativa a tutti gli stabilimenti balneari: se prima l’accesso ai cani era vietato, ora diventa consentito previa approvazione del titolare.