Da un’indagine appena condotta risulta che le crocchette rappresentano un pasto completo ed equilibrato. Positiva anche la differenziazione per categoria, con i prodotti che si adattano bene ai bisogni specifici di ogni cane, che sia adulto, anziano o in sovrappeso. Per chi opta per papponi casalinghi, l’esperto – docente di Alimentazione animale all’Università di Teramo – consiglia: a qualsiasi pasto fatto in casa è sempre bene aggiungere integratori vitaminici e minerali.
Per il resto, occorre scegliere tre categorie di alimenti presenti in ordine decrescente: proteine di origine animale, carne, pesce o uova, una fonte di grasso – meglio animale ma va bene anche vegetale (olio di mais o girasole) – e una fonte di carboidrati o amidi, come pane, pasta o riso. E soprattutto fare attenzione agli alimenti da evitare. Primi fra tutti cioccolato e dolci. Se il primo è proprio vietato in quanto contiene teobromina (una sostanza potenzialmente tossica per i cani), in generale sono sconsigliati tutti gli zuccheri semplici, come biscotti e snack.
Nel caso dei cuccioli – cosiddetti orfani – il latte vaccino, molto diverso da quello della cagna meno ricco di lattosio e più ricco di proteine e grassi, va maternalizzato: occorre diluirlo con acqua e aggiungerci ricotta o uova. Nel caso degli adulti, meglio evitarlo del tutto: l’incapacità di digerire il lattosio può provocare diarrea. Anche le cipolle sono da evitare: contengono, infatti, un composto – il disolfuro di propile – che può provocare un’anemia emolitica. I segni della tossicità compaiono da 1 a 4 giorni dall’ingestione delle cipolle: vomito, diarrea e urina di colore scuro sono i principali sintomi. Per i cibi crudi (che siano proteine di origine animale, carne o uova, o carboidrati, e amidi, pasta o riso), è sempre bene cuocerli prima di proporli al cane.