Dopo la conferma che Fido riesce a fiutare il Coronavirus e diversi progetti avviati in più parti del mondo, in questi ultimi giorni sono arrivati negli aeroporti degli Emirati Arabi Uniti i primi “sniffer dogs”, cani addestrati a scovare il virus e validi alleati per ottenere una diagnosi veloce e non invasiva.
Stando a quanto riportato da siviaggia.it, i primi ad arruolare gli “sniffer dogs” sono stati gli aeroporti di Dubai e Abu Dhabi, dove già vigono regole ferree per evitare la circolazione del Covid-19 come, ad esempio, la presentazione dei risultati negativi di un tampone effettuato nelle 96 ore precedenti. Adesso si aggiungono gli alleati a quattro zampe, che con il loro formidabile olfatto sono in grado di individuare la malattia. Questi cani non avranno contatti diretti con i viaggiatori, ma dovranno fiutare alcuni campioni di sudore, collocati in appositi contenitori di metallo progettati a forma di cono per consentire di fiutare senza pregiudicare il contenuto. Il tutto, in un’aerea del tutto separata dell’aeroporto. Basteranno pochi secondi per capire se una persona è infetta o meno, e se è il caso di proseguire con altre verifiche per l’isolamento della stessa.