Dal prossimo anno, le spese veterinarie per gli animali domestici, di affezione o per la pratica sportiva potranno essere detratte sia attraverso il modello 730 precompilato che quello Unico. Un grande vantaggio per proprietari di amici a quattro zampe che, comunque, presenta dei limiti ben precisi.
La detrazione equivale al 19% con un tetto massimo di spesa di 387,34 euro e una franchigia pari a 129,11 euro, considerando per spese mediche e sanitari tutti quei costi affrontati per garantire il benessere del proprio pet. Il limite è unico e vale anche per chi possiede più animali. Inoltre, a partire dalla dichiarazione 2016, nel 730 precompilato sono state inserite per la prima volta dall’Agenzia delle Entrate le spese mediche inviate dagli operatori sanitari, mediante il Sistema Tessera Sanitaria.
Non potranno usufruire di tal beneficio i proprietari di animali di allevamento, riproduzione o consumo alimentare. Sono ammessi solo gli animali di affezione, certificabili come tali tramite la documentazione rilasciata dall’Asl oppure attraverso l’ufficio anagrafe canina o il microchip. Per comprovare il possesso di animali non obbligati all’iscrizione (come i furetti), si può ricorrere, invece, al cosiddetto “pet passport”, utilizzare il certificato di adozione, le fatture d’acquisto o una sottoscrizione di un’apposita dichiarazione del proprietario.
Importante, per agevolare la detrazione, è conservare lo scontrino fiscale parlante (da conservare per 5 anni) o la fattura che viene rilasciata dal veterinario. Possono essere inseriti nella dichiarazione anche gli esami di laboratorio effettuati presso strutture veterinarie, come pure i medicinali. Di questi occorre specificare tipologia, la quantità, il codice alfanumerico del prodotto e il codice fiscale del destinatario. Sono esclusi, invece, i farmaci senza prescrizione medica veterinaria, i mangimi e gli antiparassitari.