In una terra in cui forse l’ultimo pensiero è pensare al benessere e alla cura degli animali, ossia quella del Kosovo, i militari dell’Esercito Italiano assieme alla preziosa collaborazione dell’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) sono riusciti a trare in salvo undici trovatelli a quattro zampe, tra cui otto cuccioli. I pelosi sono stati trasferiti in Italia, precisamente al rifugio di Collestrada in provincia di Perugia, dove adesso attendono che qualche brava persona li adotti. I poveri quattro zampe sono arrivati in territorio italiano tramite il mezzo di soccorso dell’ENPA, cioè Isotta, che grazie alla sua versatilità e ai sistemi di condizionamento di cui è provvisto ha permesso a questi teneri cagnetti un trasferimento veloce e confortevole. Poche ore dopo Isotta era già di nuovo operativa in Emilia, a sostegno degli interventi nelle aree colpite dal terremoto. Prima di essere affidate a delle famiglie, però, gli undici pelosi dovranno ora trascorrere il periodo obbligatorio di isolamento sanitario all’interno di un’area recintata all’aperto. «Sono profondamente grata alle nostre forze armate e ai nostri volontari – racconta Carla Rocchi, presidente dell’Ente Nazionale Protezione Animali – che hanno permesso di portare a termine un’operazione tanto delicata. Ringrazio anche il Ministero della Salute e la Asl di Perugia, che ha fornito un supporto insostituibile per le autorizzazioni necessarie al trasferimento dei cani, regalando loro un futuro migliore». Sulla stessa linea d’onda pure il responsabile nazionale del Servizio Guardie Zoofile Enpa, Marco Bravi, che ha curato personalmente la prima missione all’estero dell’unità di soccorso della Protezione Animali: «Un’operazione importante, dall’alto valore simbolico in un’area difficile dove il concetto stesso di “protezione animali” praticamente non esiste». Gli undici trovatelli, provenienti dalla base del contingente italiano a Pec, in Kosovo, sono arrivati in Italia il pomeriggio della scorsa domenica. Da subito si sono mostrati con una grande vitalità e voglia di giocare. Perché questa storia possa concludersi doppiamente a lieto fine, occorrerebbe che al più presto questi dolci quattro zampe trovino una casa. In ogni caso si tratta di un importante successo quello portato a segno dall’Ente Nazionale Protezione Animali, grazie alla collaborazione di persone che all’estero generalmente rischiano la vita per ben altri motivi, ossia i militari italiani e austriaci della Kfor/Nato. Non solo: «Questa operazione – dichiara la presidente nazionale dell’Ente, Carla Rocchi – inaugura una collaborazione di Enpa con le associazioni animaliste in Kosovo, finalizzata ad affrontare e a risolvere in loco il problema randagismo».