Stop in Alto Adige alla mancata raccolta delle deiezioni dei propri cani, grazie a una banca data del loro Dna che consenta di identificare e multare i proprietari. Ad approvarne l’istituzione è stato il consiglio provinciale di Bolzano, e recentemente un simile provvedimento era stato già annunciato dal Comune di Bolzano.
In particolare, l’iniziativa prevede di creare i presupposti normativi per effettuare le analisi del Dna in modo da integrare la banca dati centrale e vi confluisca così l’analisi del patrimonio genetico di ogni cane tenuto in Alto Adige. Tutto questo per creare la possibilità di introdurre i test del Dna al fine – si legge su Ansa.it – di identificare i proprietari di cani che non raccolgono le deiezioni dei propri animai o quelli di cani randagi che hanno causato incidenti stradali o attaccato altri animali oppure persone. La mozione è stata approvata con 20 sì e 3 no.
In Italia non è la prima volta che si cerca di intraprendere un’iniziativa del genere. A tal proposito, a Malnate, nel Varesotto, è stato recentemente avviato un progetto pilota che sembra aver già dato degli ottimi risultati con diverse multe elevate.