Chiude per sempre dopo ben venti anni di attività, sia come macello sia come ristorante di carne di cane. È la decisione di Dao Van Cuong, un vietnamita che vive nella provincia di Dong Nai, non più disposto a far parte di questo atroce commercio. Il suo intento ora è di avviare un nuovo lavoro senza più crudeltà: “Non voglio più uccidere questi animali, mi fa sentire male”, dichiara l’uomo, che ha raccontato la sua storia all’organizzazione per la protezione animale Humane Society International (HSI). Si tratta di una potente testimonianza di cambiamento, che può fungere da grande fonte di ispirazione per altre attività simili in Vietnam, dove il commercio di carne di cane è molto attivo.
Stando a quanto riportato da greenme.it, Dao Van Cuong ha aderito al programma “Models for Change”, lanciato in territorio vietnamita nel 2022 dall’HSI, in collaborazione con il Dipartimento per gli Animali allevati, la Salute animale e la Pesca di Dong Nai. Adesso, con il sostegno dell’associazione e grazie a un contributo economico da essa stanziato, l’imprenditore intende aprire un’attività di vernici e bombole a gas. Intanto, gli ultimi 16 cani destinati al macello che gli erano rimasti sono stati affidati alla Humane Society International e ora si trovano in un posto sicuro. Molti di loro sono malati, altri terrorizzati. A tal proposito, l’organizzazione ha lanciato un appello affinché vengano loro garantite tutte le cure necessarie.