In questo periodo occorre fare molto attenzione quando si va ad acquistare il cibo per il nostro caro amico a quattro zampe. Più che altro è necessario controllare per bene la sua provenienza. Questo perché, secondo quanto riferito dall’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) in un comunicato stampa, degli snack di pollo essiccato importati dalla Cina potrebbero contenere sostanze molto pericolose per la salute dei cani. A costatarne gli effetti negativi, purtroppo, sono stati già alcuni animali statunitensi: i poveri pelosi hanno manifestato patologie gravissime, che in certi casi hanno compromesso le loro funzioni epatiche e renali, mentre in altri si sono rivelate addirittura mortali. Nel timore che questi prodotti per cani siano commercializzati anche in Italia, l’Enpa invita tutti i padroni e gli altri consumatori a verificare attentamente il luogo di provenienza degli alimenti destinati ai nostri beniamini a quattro zampe. «I sintomi legati al consumo degli snack tossici – spiega l’Ente Nazionale Protezione Animali – sono vomito, diarrea (spesso con presenza di sangue), apatia, frequente stimolo a bere e a urinare, diminuzione dell’appetito. Nel caso in cui, in seguito al consumo, dovesse verificarsi una di queste patologie, smettere immediatamente di somministrare gli snack, e contattare il proprio veterinario di fiducia». L’allarme dell’Enpa è stato lanciato in seguito a quello emesso dalla Food and Drug Administration statunitense (FDA), in poche parole l’ente governativo che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici. Proprio dalle autorità americane sono state rese note gli effetti deleteri che possono avere questo snack di pollo essiccato cinesi. Purtroppo non è la prima volta che si verificano episodi di tale tipo, si ricordi il caso dei mangimi alla melamina. Motivo per cui, «gli alimenti per animali importati dalla Cina devono essere sottoposti a un regime di sorveglianza speciale». L’Enpa dichiara di aver già chiesto al Ministero della Salute di fare intervenire i Carabinieri del Nas e di intensificare i controlli, non solo alle dogane ma anche presso i punti vendita per animali. «Naturalmente auspichiamo che, ove vengano rinvenuti prodotti non conformi, essi – termina l’Ente Nazionale Protezione Animali – siano immediatamente ritirati dal mercato». A Torino, invece, alcuni giorni fa sono stati segnalati due casi di mangimi per cani e gatti contenenti alti livelli di arsenico. Ciò è stato verificato tramite delle analisi effettuate dall’Istituto Zooprofilattico, su prodotti venduti in due note catene di supermercati. Secondo quanto riportato da TorinoToday, gli alimenti provengono dalla Thailandia.