I nostri amici a quattro zampe comprendono le parole, in particolare i comandi che gli impartiamo, proprio come facciamo noi esseri umani, indipendentemente dalle pronunce e da chi deriva il parlato. È quanto emerso da una ricerca condotta da Holly Root-Gutteridge, biologa cognitiva dell’Università del Sussex a Brighton, nel Regno Unito, e da alcuni suoi colleghi.
In poche parole, stando agli studiosi, se a un cane viene detto di andare a cuccia con una pronuncia strana o diversa oppure se l’ordine arriva da un estraneo, il quadrupede comprende ugualmente ciò che gli viene ordinato. E ciò – riporta notiziescientifiche.it – va contro le teorie precedenti, secondo cui questo era una caratteristica tipica dell’uomo.
Per giungere a tale risultato, i ricercatori hanno analizzato i comportamenti di 42 cani di razze diverse insieme ai loro rispettivi amici umani, utilizzando un altoparlante che emetteva vari comandi ai quattro zampe pronunciati da altri che non fossero i loro padroni. Risultato: i quadrupedi, mostrati da subito chiari segni di coinvolgimento (orecchie in avanti o spostamento in direzione dell’altoparlante), riconoscevano le parole indipendentemente da chi le pronunciava, senza bisogno di un nuovo addestramento. Ecco il video.