Avere un animale domestico, specialmente un cane, migliora glicemia, colesterolo, pressione e girovita, con effetti molto positivi sulla salute cardiovascolare. Dei benefici psico-fisici che Fido è in grado di apportare all’uomo si sapeva già, ma adesso la conferma ulteriore arriva dal 64mo congresso della Società italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg) che è si è tenuto a Roma: facendo riferimento a una ricerca da poco pubblicata su Mayo Clinic Proceedings, infatti, i ricercatori hanno sottolineato come prendersi cura di una quattro zampe sia benefico per il cuore degli over 65.
Per giungere a tele conclusione, durante lo studio – riporta ansa.it – sono state coinvolte 2000 persone. Ne è emerso, “che avere un pet – spiega Raffaele Antonelli Incalzi, presidente Sigg – porta a modificare in meglio il proprio stile di vita: il 62% dei padroni fa una quantità ottimale di attività fisica giornaliera, un altro 29% un movimento comunque sufficiente”. Inltre: “Chi non ha un cane – aggiunge Antonelli – si muove quanto dovrebbe nel 47% dei casi, arriva a una quantità di moto appena sufficiente nel 35%. Questo miglioramento dello stile di vita si ripercuote su parametri come la glicemia, sensibilmente migliore nell’84% di chi ha un cagnolino contro l’80% di chi non ne ha uno, oppure i livelli di colesterolo, ottimali nel 45% di chi ha un cane e solo nel 40% di chi non ne ha”.
Buoni risultati, per chi si prende cura di un cane, anche sul piano del benessere psicologico: “Gli studi – conclude il presidente Sigg – mostrano che gli over 65 che possiedono un cane o anche un gatto soffrono meno di isolamento sociale, hanno minori sintomi di depressione, ansia e deficit cognitivi ma pure una significativa resilienza di fronte a eventuali disturbi neuropsicologici”.