Presentata in Trentino una nuova legge che imporrà ai proprietari di cani e di altri animali d’affezione di utilizzare la catena o qualsiasi altra cosa di simile per tenerli legati. Chi non rispetterà le regole, andrà incontro a sanzioni piuttosto salate, dai 400 agli 800 euro, che potrebbero raddoppiare nel caso di trasgressione del divieto in maniera reiterata.
“Al responsabile della detenzione di un animale d’affezione è vietato l’utilizzo della catena o di qualunque altro strumento di contenzione similare, salvo che per ragioni sanitarie, documentabili e certificate dal veterinario curante, o per ragioni urgenti e temporanee di sicurezza”, questo è il fulcro del disegno di legge proposto dall’assessore alla Salute Stefania Segnana e approvato dalla Giunta, in attesa di approdare anche in Consiglio provinciale. Se riceverà il via libera anche qui, la nuova legge dovrebbe entrare in vigore dal 2023, costituendo un grande passo avanti nella tutela dei diritti dei nostri amici a quattro zampe. Al momento, stando a quanto riportato da ildolomiti.it, la normativa trentina prevede, in linea generale, di evitare di legare alla catena il cane. “In caso contrario – si legge – la catena deve avere un’adeguata lunghezza e, se possibile, deve esserne assicurato lo scorrimento. Ma questo principio adesso potrebbe venir cancellato.