Non si vedevano da circa un mese, da quando la sua proprietaria era stata ricoverata in ospedale, precisamente dallo scorso 16 giugno. Il desiderio di poter riabbracciare il proprio amico a quattro zampe, compagno di avventure e perfino impegni in campo sociale, è stato però così forte da convincere il primario e la caposala del reparto di Chirurgia d’urgenza a concedere al peloso una visita in corsia. Ѐ accaduto presso il nosocomio San Martino di Genova, in Liguria, tra lo stupore dei pazienti e degli altri visitatori. Un grande gesto, che andrebbe replicato più spesso, visto che solitamente l’accesso degli animali negli ospedali è negato. I protagonisti di questa bellissima e commovente storia sono Sonia Ricciu, infermiera presso un altro centro ospedaliero, e Athos, un meticcio incrocio con un Rottweiler, di nove anni e quarantacinque chili di bontà. Proprio come un qualsiasi altro visitatore, il cagnolone è andato a trovare la padrona all’orario di visita previsto dalla struttura, cioè alle 18. Ciò è stato possibile, solo perché era in regola con i documenti e tutte le vaccinazioni. Una volta arrivato in reparto, alla vista di Sonia, il peloso si è lasciato andare a grandi feste rischiando di farla quasi cadere, mentre lo abbracciava e piangeva a dirotto. «Da quando sono stata ricoverata – racconta Sonia, secondo quanto riportato dai quotidiani liguri – il mio desiderio nei momenti di sconforto era vedere il mio cane, e mi è stato concesso. Ringrazio tutti. Penso sia importante dare rilevanza a questi aspetti quando spesso si sente parlare solo di mala-sanità. Invece – aggiunge alla fine la donna – in questo ospedale viene applicata una procedura di grande civiltà e umanità». La visita del suo amato quattro zampe è stata per questa donna la medicina migliore. Athos, però, è impegnato pure socialmente: assieme alla sua padrona, con cui trascorre tutto il suo tempo libero, è volontario della protezione civile. In particolare, è addestrato al recupero di persone scomparse. A tal proposito, è stato utilizzato anche nel terremoto d’Abruzzo e sarebbe dovuto andare a dare una ‘zampa’ ai soccorritori impegnati per il sisma dell’Emilia, ma le condizioni fisiche di Sonia non lo hanno permesso. Secondo quanto riportato dall’edizione genovese del quotidiano La Repubblica, l’animale sarebbe impegnato perfino nella ‘pet therapy’, tramite l’associazione Argo: la sua allegria e dolcezza andrebbe, infatti, a portare un po’ di sollievo ai poveri anziani ricoverati presso le case di riposo.