I bambini piccoli, di età compresa tra i 2 e i 3 anni, tendono istintivamente a scegliere di aiutare gli amici a quattro zampe. È quanto emerso da uno studio condotto da alcuni scienziati della Duke University, dell’Università del Michigan e della Stony Brook University di New York, e pubblicato sulla rivista Human-Animal Interactions. Per raggiungere tale risultato sono stati coinvolti 97 bimbi residenti nel Michigan, tra cui 44 che vivevano con un cane, e tre esemplari, Fiona, Henry e Seymour.
Stando a quanto pubblicato su cabidigitallibrary.or, dalle sperimentazioni si è potuto osservare che i bambini che vivevano con un cane in famiglia erano più propensi ad aiutare gli animali utilizzati durante lo studio. In particolare, gli studiosi hanno riportato che i piccoli partecipanti davano spontaneamente ricompense sotto forma di cibo o giocattoli a Fiona, Henry e Seymour nel 50 per cento delle situazioni in cui i cani cercavano di raggiungere il proprio obiettivo, mentre solo nel 26 per cento dei casi quando i cani non mostravano alcun interesse nei confronti dei premi. “Da diversi punti di vista, la propensione dei bambini ad aiutare i cani non sorprende – spiega Rachna Reddy, che ha guidato il team di studiosi – ma il nostro studio dimostra che i bimbi sono in grado di leggere il comportamento diretto all’obiettivo di un altro animale, ma possono e impiegano quella conoscenza per aiutare un animale a raggiungere il proprio obiettivo. Questi atteggiamenti hanno un importante significato evolutivo”.