Non solo bocconi avvelenati, disseminati in giro con l’intenzione di far del male ai nostri amici a quattro zampe. Grandi nemici degli animali domestici sono anche i veleni di casa. Si tratta di quelle sostanze pericolose, che chiunque può tenere nella propria abitazione, ma troppo spesso lasciate incustodite e a libera disposizione dei propri animali domestici. Le prime vittime di questi avvelenamenti sarebbero soprattutto i cani. Ѐ il risultato di uno studio del Centro Antiveleni e della Facoltà di Medicina Veterinaria, pubblicato su Veterinary Record, la rivista ufficiale della British Veterinary Association (BVA). Probabilmente questo rischio era stato finora sottovalutato, ma in realtà sembra avere dimensioni di non poco conto. Le sostanze più incriminate sono gli antiparassitari veterinari, i prodotti che si usano per proteggere i pelosetti da pulci e zecche. Al secondo posto, nella classifica dei veleni responsabili della maggior parte delle intossicazioni e morti dei nostri animali da compagnia, troviamo i farmaci per uso umano, seguiti da detersivi per la casa e dalle piante velenose. Dal 2000 al 2010, gli esperti hanno raccolto informazioni epidemiologiche relative ad avvelenamenti di animali e li hanno classificati in una banca dati informatizzata. Le segnalazioni riguardano soprattutto animali di piccole dimensioni e solo un certo numero di cavalli, ruminanti e altri animali da produzione alimentare. Il risultato è che occorrerebbe fare molto più attenzione nel tenere lontano dai quattro zampe, ma anche dai bambini, le sostanze con un alto grado di tossicità che si possiedono in casa: il cassetto dove si conservano le medicine, il ripostiglio dei detersivi e perfino le piante, spesso deleterie per i nostri amici animali. «In Italia – spiegano gli autori dello studio – i dati pubblicati su quest’argomento sono scarsi, ma sono invece fondamentali per una migliore gestione degli avvelenamenti di animali domestici, con lo scopo di ridurre la mortalità». Come riportato da Virgilio GoGreen, fondamentale è riuscire a individuare prontamente i sintomi di un’eventuale intossicazione, così da poter dare subito una mano al nostro povero quattro zampe. Ad esempio, l’avvelenamento per insetticida provoca forte salivazione, bruciore agli occhi, diarrea, vomito, contrazione muscoli facciali, lacrimazioni e convulsioni, mentre l’alcool etilico genera barcollamento, ipotermia, dilatazione della pupilla, vomito e coma. Occhio anche a veleni per topi e per lumache o all’ingestione di piombo, vernici e altre sostanze velenose. In ogni caso, se l’animale dovesse presentare i sintomi di un eventuale avvelenamento, è bene affidarsi immediatamente a un veterinario.