L’associazione “Cani e cultura” intende proporre ai Comuni italiani attività di vario genere: la più interessante è quella di garantire nelle aree dedicate ai cani nei parchi italiani la presenza di un esperto, il sabato e la domenica, che possa sia dare consigli ai proprietari di cani, sia alle persone che li temono. Queste attività sono volte a stimolare il confronto e la discussione fra chi ha e chi non ha un cane, per arrivare a un punto d’incontro che consenta una convivenza equilibrata e positiva fra uomini e animali nella società moderna. Lo scopo di questo giornate con “esperto” è quello di fornire consulenza ai proprietari in difficoltà o semplicemente desiderosi di entrare più profondamente a contatto con il loro cane, sia aiuto a chi teme che la presenza di un cane possa essere pericolosa, ad esempio, per i bambini. Il tutto per facilitare una maggiore accettazione del cane come parte della vita sociale. No, quindi, al tentativo di imporre al proprio cane regole e metodi umani, spesso duri, che lui non può comprendere, e sì allo studio delle sue caratteristiche mentali e del modo con cui gli uomini e i cani possono comunicare al meglio. Il tutto allo scopo di ottenere una convivenza ottimale all’interno della società, con risultati positivi. Ma purtroppo l’incapacità di molti proprietari di tenere sotto controllo il cane impedisce questa integrazione: il dovere di educare il cane inizia dal primo momento in cui varca la soglia della nostra casa e non è delegabile. Ma è tuttora rarissimo che le persone chiedano consiglio prima di adottare un cane. Lo fanno subito dopo, alla prima difficoltà. Se comportamenti sbagliati possono minare la convivenza con un cane è giusto rivolgersi a esperti: il loro compito è quello d’indagare per capire quali siano state le cause che hanno generato o alimentato il problema e, insieme ai proprietari, intervenire per riportare la situazione su canoni di felice vivibilità.