Negli ultimi anni la dimensione del cervello dei cani è aumentato, superando quelle del lupo. Questo capita soprattutto nelle razze geneticamente più distanti dai loro antenati selvatici, come i cani pastore o quelli da soccorso, probabilmente come conseguenza di un ambiente con dinamiche più complesse in cui questi animali sono inseriti. È il risultato di un nuovo studio scientifico, pubblicato sulla rivista Evolution.
Stando a quanto riportato da greenme.it, per giungere a tale conclusione, un gruppo di ricercatori ungheresi e svedesi ha osservato il volume del cervello di oltre 800 cani appartenenti a 159 razze e l’ha fatto tramite la tomografia computerizzata ad alta risoluzione. Poi i risultati sono stati confrontati con le scansioni del cervello di 48 esemplari di lupo. Ed è così che è emerso che l’encefalo degli animali domestici può essere fino al 20% più piccolo di quello dei discendenti selvatici, con probabile ragione perché le vite delle specie domestiche sono più semplici; invece, i cani geneticamente più distanti dai lupi hanno un cervello più grande: “Diverse razze di cani vivono in vari livelli di complessità sociale e svolgono compiti complessi, che probabilmente richiedono una maggiore capacità cerebrale. Pertanto, ipotizziamo che le pressioni selettive sul cervello possano variare all’interno della specie canina e potremmo trovare differenze nelle dimensioni del cervello tra le razze in base ai compiti che svolgono o alla loro distanza genetica dai lupi”, spiega il ricercatore Niclas Kolm.