A Sambuca di Sicilia in provincia di Agrigento, i corpi di alcuni cani sono stati trovati senza vita nel fondo di un pozzo, con gli strumenti usati per le sevizie: i cappi, le corde con i quali sono stati barbaramente impiccati. I bulli del paese agivano come boia sottraendo la vita di animali indifesi, per il proprio piacere. Sembrerebbero quindi la noia la causa principale di questo aberrante crimine. I corpi senza vita dei poveri cani avevano evidenti segni di torture subite. Sulle pareti dello stesso pozzo sono stati trovati altri cappi evidentemente serviti allo stesso scopo in altre occasioni. Durissima la reazione del presidente nazionale dell’Enpa; “Torturare essere viventi indifesi è vergognoso, non si dimostra coraggio in questo modo; si evidenzia invece una debolezza umana capace solo di avere ragione su esseri incolpevoli”.