Ha commosso tutti la vicenda, risalente ad alcuni giorni fa, che ha visto come protagonisti una 35enne, Alisa, e il suo cane Pulya, un Pastore tedesco di 12 anni e mezzo che per l’età non riesce a camminare, trasportato per ben 17 chilometri sulle spalle, mentre la donna era in fuga con la sua famiglia dall’Ucraina verso la Polonia. L’immagine ha fatto il giro della Rete, diventando in poco tempo virale (vedi qui). Si tratta solo di una delle storie che, in questo periodo, stanno interessando anche i poveri animali ucraini, spesso abbandonati o persi dai loro proprietari mentre cercano di far fronte al terribile conflitto che sta flagellando il loro Paese.
Stando a quanto riportato da greenme.it, il tutto ha avuto inizio quando, pianificato lo spostamento verso la Polonia grazie all’azienda tedesca per cui lavora come programmatrice informatica, con una piccola auto Alisa è partita verso il confine con la madre, la sorella, i loro due mariti, quattro bambini, Pulya e un altro cane. Tutti in un solo veicolo. Solo che dopo, giunti ad un piccolo villaggio vicino al confine polacco e dovendo aspettare chissà quanti giorni per proseguire visto le infinite file di auto, la 35enne e la sua famiglia hanno deciso di continuare il cammino a piedi, tra il freddo e le altre difficoltà proprie della situazione, portando il Pastore tedesco sulle spalle, visto le sue condizioni fisiche. “Ho chiesto alle auto e alle altre persone di darci una mano con il cane, ma tutti ci dicevano di abbandonarli lì, ma i nostri cani sono parte integrante della nostra famiglia, hanno vissuto con noi momenti felici e tristi”, racconta la donna. È stata dura, ma alla fine sono arrivati alla meta.