Avevamo già scritto delle studio condotto da Stanley Coren per stilare una classifica sull’intelligenza dei cani, adesso arrivano alcune precisazioni! La classifica comprende 110 razze ordinate a seconda delle loro capacità cognitive. La cosiddetta “intelligenza” del cane, per Coren, non è altro che la capacità di interazione con il genere umano soprattutto nel campo dell’obbedienza e delle gare. L’analisi, conferma Coren, in effetti comprende una componente, quella che chiamo l’intelligenza da lavoro.
A questo punto risulta evidente che le razze più moderne, plasmate e selezionate a seconda delle nostre pure esigenze, risultino anche le più intelligenti, mentre quelle più antiche, che risalgono a millenni fa e che hanno subìto meno pressione genetica, risultino, a loro volta, meno capaci di imparare a interagire con l’uomo. Ma è giusto dare così tanto risalto “all’intelligenza” del cane?
Alla fine, lo scopo di qualunque organismo biologico sulla Terra è quello della sopravvivenza. Pertanto quello che ci interessa è che il nostro cane sia in grado di cavarsela e che riesca a procurasi il cibo e trovare un riparo. Pertanto non guardiamo male il nostro cane se è tra gli ultimi in classifica! Il suo amore per noi è comunque assoluto.