“Sono rimessi in libertà, previa sterilizzazione, identificazione ed iscrizione all’anagrafe come cani sprovvisti di proprietario, anche nel caso in cui le strutture offrano sufficiente capacità recettiva, i cani catturati che vivono in caseggiati, quartieri o rioni, qualora cittadini residenti nel medesimo caseggiato, quartiere o rione ne facciano richiesta al comune purché i cani interessati siano di indole docile e le loro condizioni generali e di salute lo consentano”. Questo è quello che sancisce l’art. 15 del decreto della Regione Sicilia in materia di animali domestici. Ecco introdotta la figura importantissima del tutor, cioè di un cittadino che si pone da riferimento nei confronti della comunità per quanto concerne il benessere (alimentazione, stato di salute, eventuali casi di maltrattamenti) di un cane docile. Il tutor non ha responsabilità delle azioni dirette o indirette che il cane può compiere, è un normalissimo cittadino che tutte le volte che può si assicura che l’animale abbia da mangiare e da bere, che avverta la polizia municipale e un’ associazione animalista, se si accorge che il cane sta male, è ferito o ha subito dei maltrattamenti. Riflettiamoci sopra. I compiti non sono impegnativi, ma mettere una firma forse spaventa un po’. L’invito allora è quello di superare questo timore e di parlare magari con le associazioni che possono chiarire dubbi e incertezze.