Dopo la chiusura di Green Hill, ecco che la Lega Anti Vivisezione rende noto l’elenco delle aziende farmaceutiche e dei centri di ricerca italiani che, tra il 2008 e 2009, utilizzavano i cani per la sperimentazione, tra loro anche un certo numero di beagle dell’allevamento di Montichiari, con l’autorizzazione del ministero della Salute. La cosa che fa ancora più ribrezzo è scoprire che alla maggior parte di questi poveri pelosi fossero riservate le più dolorose torture, senza l’utilizzo di anestetici: «Gli esperimenti senza anestesia – spiega Michela Kuan, responsabile nazionale Lav settore Vivisezione – sono i più invasivi perché il cane è totalmente vigile durante tutta l’operazione e il dolore non è alleviato in alcun modo». Non solo cani: «In Italia – aggiunge la biologa Kuan – sono quasi 900 mila gli animali uccisi per questa falsa scienza in 600 stabulari». Secondo quanto riportato in un articolo del Corriere della Sera, nel nostro Paese sono diverse le aziende e le università che eseguivano (alcune lo fanno ancora) esperimenti sugli animali. Si tratta, in base ad alcuni dati ottenuti dal ministero della Salute e forniti dalla Lav dopo una vittoria al Tribunale amministrativo del Lazio, della Wyeth Lederle S.p.a. di Catania, della Ditta Sigma Tau operativa a Pomezia, come anche la Research Toxicology Center S.p.a. e l’Istituto Ricerche P. Angeletti S.p.a., la Recordati Industria Chimica e Farmaceutica S.p.a. di Latina, le Università di Bari e Milano, oltre che la Ditta Abiogen Pharma S.p.a. di Pisa. I cani vengono utilizzati per diverse applicazioni, tra cui «studi – denuncia la Lav – di tossicità per le sostanze industriali; tossicità per le sostanze d’abuso, come alcol e stupefacenti; trapianto di organi e tessuti; cancro; test bellici; ricerca di base in qualsiasi settore (compresi quelli sulla deprivazione materna e sull’erezione, prodotta fisicamente, tramite scosse elettriche e impianti odontoiatrici per testare nuovi apparecchi sulla dentatura del cane, con estrazioni e trapianti negli alveoli)». Da anni, però, la Lega Anti Vivisezione sostiene che la vivisezione sia inutile, perché non sempre i risultati ottenuti facendo esperimenti sugli animali possono essere poi considerati validi per gli uomini. Intanto, dopo il sequestro di alcuni giorni fa, restano ancora 930 beagle di Green Hill da affidare. Che questi cagnetti possano trovare presto una casa. Sorge una domanda: perché la scelta di questa razza nelle sperimentazioni? Per le sue caratteristiche e il suo carattere, «che rendono più semplice ed economico il mantenimento dell’animale».