Quattro anni, pelo nero e ramato, Molly ha una cartella clinica che lascia interdetti: è un cane autistico. Una vera e propria fissazione per i volatili.La sua gioia più grande è vederli ronzare attorno. Quando è in contemplazione non esiste altro, né umani né ciotole di cibo. Molly ora cerca una casa e una famiglia. Era dicembre quando i volontari di un’associazione animalista di Bergamo la raccolsero dalla strada. Molly vagava lungo il ciglio della tangenziale, lo sguardo perso e le auto che sfrecciavano. Uno scheletro di cane ambulante, il mantello che si intravedeva appena tra i segni di frustate sanguinanti, ovunque scottature di mozzicone di sigaretta, denutrita e in stato confusionale. E’ stata morevolmente curata e si è ripresa bene fisicamente, ma aveva uno strano comportamento, una sorta di follia. Dopo il ricovero in un centro veterinario specializzato la diagnosi ha poi chiarito tutto. Autismo, la cui origine è senza dubbio da imputare alle percosse e alle sevizie subite. Finire in un canile per lei sarebbe la fine . Ha bisogno urgentemente di una famiglia che sia in grado di amarla indipendentemente dal suo “difetto”. Molly adesso aspetta e basta osservarla anche solo per un istante per volerle bene.