A Sussisa, piccolo centro nell’entroterra di Sori, nel levante genovese, il 65enne Renzo Castagnola ha ucciso due guardie Zoofile, ha ferito sua moglie e poi si è tolto la vita.L’uomo, un cacciatore di Capreno, aveva alcuni cani ed era stato accusato più volte di maltrattamenti nei loro confronti. Questa mattina, le due guardie hanno raggiunto l’abitazione dell’uomo per notificargli la denuncia relativa allo stato di nove cani che Castagnola teneva per conto di alcuni cacciatori di cinghiali. Secondo quanto riferito dai militari, gli animali sono stati trovati nelle loro gabbie, in spazi ristretti, in una situazione igienica piuttosto precaria. Da tempo tra il cacciatore e le guardie zoofile c’era tensione. Quando Castagnola si è visto recapitare addirittura il decreto di sequestro dei suoi cani non ci ha visto più e in lui è scattata la follia. Si sarà sentito accerchiato. Impotente di fronte a quella che evidentemente riteneva un’ingiustizia. Le guardie zoofile erano andate a effettuare un sopralluogo di verifica della condizione dei poveri cani detenuti in condizioni di maltrattamento sulle quali erano pervenute numerose segnalazioni. L’obiettivo era quello di accertare le violazioni di legge che avrebbero fatto scattare il doveroso eventuale sequestro.