Martedì 8 marzo il Parlamento Romeno deciderà se approvare un provvedimento che cancella la Legge 9/2008 dando la possibilità ai sindaci di uccidere legalmente centinaia di migliaia di cani randagi. Di fronte alle pressioni dell’opinione pubblica il Parlamento sembra aver voltato le spalle ad una legge che venne votata dai deputati romeni quasi all’unanimità 3 anni fa. Oltre a consentire ai sindaci di eliminare i randagi, la legge presenta altri aspetti considerati anticostituzionali. Tra questi, il divieto per le onlus di entrare nei canili pubblici per verificarne la gestione e le pesanti limitazioni all’adozione dei cani presenti nelle strutture. Il Ministro dello Sviluppo e del Turismo Udrea sostiene di voler importare il modello degli USA dove i cani abbandonati vengono soppressi dopo due settimane, ma forse dimentica le differenze sostanziali tra la situazione americana e quella rumena. L’OMS ha sottolineato più volte che il randagismo endemico non si risolve con la rimozione dei cani dal territorio ma solo con piani di sterilizzazione e vaccinazione di massa e tramite l’identificazione degli animali di proprietà.