Un’area verde trasformata in un vero e proprio cimitero a quattro zampe improvvisato: cani sepolti sotto la neve, in modo da far perdere le tracce di chi prima li aveva impiegati in feroci combattimenti clandestini, facendogli far un’atroce fine. È la scena raccapricciante che si è ultimamente presentata agli occhi di alcuni corridori nel parco di River Rouge di Detroit, nello Stato statunitense del Michigan. Oltre 28 i cani rinvenuti con i primi caldi primaverili, quasi tutti Pitbull o Mastini, razze conosciute per essere spesso usate, per l’appunto, nei combattimenti. Ma tra loro, non mancano nemmeno – si legge in un articolo pubblicato sul sito greestyle.it – esemplari del tutto domestici, abbandonati da proprietari senza scrupoli. Alcuni sono stati ritrovati, infatti, ancora con i collari, altri addirittura imprigionati nei loro trasportini, altri ancora probabilmente sepolti ancora in vita. “A causa delle intense nevicate dello scorso gennaio, molti cadaveri sono stati scaricati nel parco perché facile è stato coprirli. Inoltre – spiega Nicole Litzelman, membro del Detroit Animal Welfare Group (DAWG), come si apprende dal sito dailymail.co.uk – è stato un mese insolitamente freddo, dove molti cani sono stati lasciati a congelare all’aperto o abbandonati a morire di fame. Questa è solo la piccola punta dell’iceberg. Siccome la neve si sta sciogliendo, sono sicura che troveremo altri corpi nel parco”. Non potendoli scaricare nella spazzatura perché gli addetti alla nettezza urbana ne avrebbero segnalato il ritrovamento alle autorità, come pure seppellirli in parchi e boschi perché sarebbe stato troppo facile scoprirli, gli autori di quest’orrore hanno pensato bene di occultare i cadaveri di questi poveri animali sotto la neve, così da avere tutto il tempo necessario – un intero inverno dal freddo polare – per sparire dalla circolazione. “La maggioranza dei cani proviene da attività illegali, come i combattimenti. È evidente dalle ferite da morso rinvenute sui corpi. Molti sono stati addirittura lasciati a morire dissanguati, siccome presentano ferite profonde mai trattate. Il parco è molto noto per i combattimenti fra cani, per la droga e altre illecite attività”, si continua a leggere su greenstyle.it. Ciò che si teme adesso, come già prima accennato, è che il numero dei cani rinvenuti sotto la neve vada sempre più crescendo con l’innalzarsi delle temperature. Come dire, all’orrore non c’è fine.