Non esistono giustificazioni per l’ignobile gesto compiuto sabato scorso da alcuni ragazzini di Palermo. Senza alcuna pietà, infatti, hanno gettato una cagnolina di cinque o sei mesi in un contenitore dell’immondizia e poi le hanno dato fuoco. La povera cagnetta ha cercato disperatamente di uscire dal cassonetto, ma per fortuna i sacchetti della spazzatura su cui ricadeva l’hanno protetta e le fiamme non sono arrivate a raggiungerla. I vigili del fuoco sono arrivati giusto in tempo per liberarla dall’inferno in cui uomini senza cuore l’avevano improvvisamente catapultata. Tantissima paura, che probabilmente la segnerà a vita, e poche bruciature al mantello. Le ustioni riportate non sono gravi e adesso l’animale si trova ricoverato presso il canile municipale di Palermo. Una storia molto triste, che questa volta ha come scenario un periferico quartiere di Palermo, ovvero quello di Brancaccio: «Ѐ vero – riferisce all’agenzia di stampa GeaPress la responsabile della LIDA cittadina, Alessandra Musso – il quartiere è difficile, è quello di Don Pino Puglisi, il prete ucciso dalla mafia. Ci sono però tante persone oneste. In quella zona – termina la responsabile animalista – abbiamo anche nostri soci e comunque persone che si interessano di tanti problemi, tra cui quello del randagismo che cerchiamo anche noi di affrontare come possiamo». La vicenda è accaduta la sera dello scorso 18 febbraio. Qualcuno ha notato alcuni ragazzini gettare qualcosa che si muoveva in un cassonetto della spazzatura e poi appiccare il fuoco. Preoccupato, ha chiamato i vigili del fuoco, che a loro volta hanno avvertito i carabinieri del comando locale e che proprio in quella zona possiedono una stazione. Ciò ha consentito il loro arrivo in pochi minuti. Increduli, da quella massa di sacchetti fumanti e l’odore insopportabile di plastica bruciata, hanno tirato fuori la cagnetta. Era ancora viva. L’hanno distesa per terra e bagnata con l’acqua. La povera cagnolina per fortuna non ha riportato gravi danni fisici, lo stesso probabilmente non si può dire di quelli psicologici. Ѐ stata salvata dalla prontezza dei vigili del fuoco e dal fatto che le fiamme, probabilmente provocate da un liquido infiammabile, non avevano ancora avvolto l’intero cassonetto. I vigili hanno avvisato la centrale operativa della polizia municipale. Da qui, il canile municipale, dove ora la pelosetta si trova ricoverata. I ragazzini sono scappati via, mentre qualcuno ha iniziato a gridargli contro dai balconi. Adesso rintracciarli sembra impossibile.