I cani addestrati a fiutare la presenza di Covid-19 presto verranno sperimentati anche in Italia, grazie a un progetto su cui sta lavorando l’organizzazione Onlus Mddi (Medical Detection dogs Italy) e annunciato al Forum Sistema Salute di Firenze. Il nostro Paese si aggiungere così alla lista, sempre più numerosa, di quelli che hanno già avviato tale tipo di sperimentazione. Recentemente, ad esempio, il Libano.
Stando a quanto riportato da greenme.it, la sperimentazione dei cani annusa Covid-19 dovrebbe partire in Italia entro un mese. “L’olfatto dei cani – spiega il direttore tecnico di Mddi, Aldo La Spina – è incredibile e oggi già li usiamo per scoprire le malattie metaboliche e i tumori, con una percentuale di successo del 95-97%. Per far questo lavoriamo su campioni biologici, ma non abbiamo esperienza su come maneggiare il virus attivo”. Non è una novità, già da tempo si sa che i nostri amici a quattro zampe, se ben addestrati, diventano capaci di fiutare determinate malattie. Sulla base di questo, oltretutto comprovato da diverse ricerche, si è deciso quindi di fare la stessa cosa per tentare di scovare in tempi più rapidi le persone affette da Coronavirus. Ad Hannover, in Germania, i ricercatori attualmente stanno lavorando con il virus inattivo e ora gli studiosi italiani stanno valutando come fare.