Continuiamo con il “ problem soving “ che forse raggiunge più facilmente l’obiettivo di aiutare chi ha problemi urgenti da risolvere.
Per affrontare correttamente l’argomento è necessario compiere diverse suddivisioni, in questo caso più che mai la generalizzazione porta a banalizzare un argomento molto sentito in alcune famiglie.
Cominciamo da alcune basi certe:
Questa trattazione riguarda le famiglie che vivono con il cane in appartamento.
A)Un cucciolo di cane, se non viene educato e non gli viene insegnato come sporcare all’esterno non potrà saperlo per scienza infusa. Per prima cosa, quindi, è importante l’insegnamento che nel suo branco in natura avverrebbe per emulazione degli altri adulti.
B)Un cane adulto sano fisicamente e psicologicamente non sporca nel luogo dove vive. Ne consegue che:
1) Il cane adulto che ha sporcato ( urina o feci ) nell’abitazione ha problemi intestinali.
2) Il cane adulto che ha sporcato ha un problema psicologico.
Un cane che ha ingerito, per errore suo o del compagno umano , una sostanza a lui dannosa può vomitarla in seguito o, se entra nel ciclo digestivo, può causargli diarrea. Per definizione la diarrea è difficilmente gestibile sia dall’uomo che dal cane, in questo caso è necessaria la pazienza che si avrebbe con un bimbo che si fa la cacca addosso.
Sono molto rari i casi di cani che gestiti con criterio arrivino al punto di defecare o urinare in casa.
Può sembrare ovvio ricordare che ogni cane ha i suoi tempi e modi per eliminare le feci e le urine. E’ di fondamentale importanza aver cura di osservare le abitudini e mettere il proprio amico a quattro zampe nelle condizioni migliori per espletare quelle che sono, a dispetto della moderna pseudocultura, fra le funzioni più importanti nella vita degli uomini e dei cani . La passeggiata “ a segnare i confini del territorio” non deve durare meno di mezz’ora, con qualsiasi tempo atmosferico.
Il cane adulto che sporca in casa per un problema relazionale con l’uomo è un animale che vive uno stato di disagio molto forte.
Vorrei ricordare che a parer mio esistono anche cani che nascono “ disturbati “ e che il cane può divenire il miglior amico dell’uomo, non è per nascita il miglior amico dell’uomo, con buona pace dei buonisti a tutti i costi.
Per risolvere il problema bisogna capire, per capire bisogna porsi delle domande quali:
Quanto tempo il cane rimane in casa da solo ?
Cosa succede quando si esce di casa?
Cosa succede quando si rientra a casa?
Esistono delle differenze sostanziali nel comportamento del cane verso i componenti la famiglia? Perché?
Se vi trovate di fronte a questo problema provate a leggere le Pillole Cinofile: “ Il codice ICU “, “ la regola dei 5 minuti “ e “ La vista laterale “.