Un gesto di grande coraggio quello compiuto, domenica scorsa, da un cagnolino randagio di Palma di Mentechiaro, in provincia di Agrigento: il quattro zampe ha salvato il coordinatore del cimitero del piccolo comune siciliano, Stefano Rubino, dall’attacco di due Pit Bull piuttosto nervosi, finendo per essere sbranato e ucciso. Secondo quanto si apprende da un articolo pubblicato sul sito canicattiweb.com, da ormai due mesetti l’animale si presentava, puntuale ogni mattina, davanti al cancello del camposanto, per andare a trascorrere qualche ora vicino la tomba del suo padrone. Così facendo, aveva fatto amicizia anche con Rubino, seguendolo qualche volta perfino per le vie del paese. Poi la tragedia. Domenica, il coordinatore del cimitero ha visto entrare dal cancello due Pit Bull molto nervosi, uno dei quali di grossa taglia. L’uomo ha cercato di lasciarli passare, ma senza alcun successo e così si è ritrovato accerchiato. Sentiti abbaiare i due cani, il trovatello a quattro zampe, che come ogni mattina si era recato al camposanto, è corso immediatamente in soccorso del custode, ingaggiando una vera e propria lotta con i due Pt Bull. Rubino ha cercato, a sua volta, di dare una mano al suo amico peloso ma, vista la reazione piuttosto violenta di uno dei due cani, si è trovato costretto a scappare e a rifugiarsi alle spalle del cancello di entrata. Il randagio è stato trovato più tardi, letteralmente fatto a brandelli. Intervenuto il canile di Licata, accalappiare i due Pit Bull non è stato per nulla facile. Non si tratta, però, di due randagi: il padrone di uno di essi è stato individuato e denunciato per abbandono e maltrattamento di animale, poiché presentava un orecchio mozzato, e contravvenzionato poiché il cane non era dotato di microchip. Dell’altra cane si cerca ancora il padrone.