I funzionari del settore Ambiente del Comune e i veterinari della Asl si sono presentati davanti al canile “Li Gadduffi” per eseguire l’ordinanza del Comune, insieme ad agenti della polizia municipale, guardie zoofile e barracelli. L’intervento era stato programmato da qualche giorno e attraverso il tam tam mediatico volontari e animalisti si erano dati appuntamento a “Li Gadduffi” per capire se fosse ancora possibile un ultimo disperato tentativo di tenere in vita uno spazio che più che a un canile assomiglia a un girone dantesco. Proprio per le pessime condizioni igienico sanitarie, il sindaco ha firmato l’ordinanza di sgombero e disposto il trasferimento in strutture adeguate. Il canile esiste, abusivamente, da circa 12 anni e, nonostante, le segnalazioni dei Noe e le denunce di abitanti della zona alla Procura e alla Asl è sempre rimasto in funzione. Con l’intervento di amanti degli animali e il lavoro, certamente lodevole, dei volontari di “Amico Cane”. Ma un’ispezione, eseguita dall’Asl e dall’assessorato regionale alla Sanità il 25 febbraio, aveva stabilito che non poteva andare avanti. Qualche settimana fa, l’amministrazione comunale ha ricevuto la comunicazione dalla Regione di eseguire lo sgombero. Cominciato ieri con il trasferimento dei primi 48 cani. Gli animali, sono stati «microchippati» dai veterinari Asl in uno stand allestito per strada dagli operai del Comune e poi trasportati in un canile privato sulla strada per Osilo. Le operazioni proseguiranno nei prossimi giorni. Alcuni animali rimasti a “Li Gadduffi” saranno trasferiti nel canile comunale di Arzachena, mentre gli altri saranno sistemati a breve nella nuova struttura privata di Campanedda, disponibile e in regola dal 26 aprile. Ora i cani andranno in strutture migliori di questa e i volontari potranno continuare ad accudirli amorevolmente.