Non ha avuto alcuna pietà, finendola con una grossa pietra che le ha spaccato la testa a metà. Un filmato, però, l’ha incastrato. Ѐ l’orribile storia di una cagnetta, probabilmente un incrocio con un yorkshire, uccisa in maniera crudele e atroce da un operaio con diversi anni di servizio presso una ditta di infissi e finestre di Sassari. Ciccetta, questo il nome del povero animale, era la cagnolina del titolare di lavoro. Alle sue spalle già un passato difficile, in quanto trovatella. Era stata presa dalla strada da una famiglia molto sensibile ai problemi degli animali, poi purtroppo la tragica fine. Il fatto risale allo scorso 7 marzo, quando la bestiola è stata presa ripetutamente a calci da un operaio che lavorava per il proprietario, solo perché più volte aveva tentato di fuggire. La cagnolina ha provato a rifugiarsi sotto una scrivania, per poi essere lasciata come morta in una pozza di sangue. Ciccetta, in realtà, era ancora viva e la sua sofferenza non era finita. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa GeaPress, la mattina successiva, non contento, l’uomo ha afferrato qualcosa di pesante, probabilmente una grossa pietra, e l’ha scagliata contro la povera cagnolina, massacrandole la testa e facendo schizzare il sangue ovunque. L’operaio ha poi pulito tutto e messo quel che rimaneva della cagnetta in una busta di plastica, abbandonandola in un campo vicino. A testimoniarlo sono le tremende immagini registrate dalle telecamere della sicurezza dell’azienda. Il racconto di chi ha assistito al fatto si è ben incastrato con gli spezzoni del filmato, da inchiodare il crudele esecutore. Pensare che poco prima l’uomo era andato a prendere un caffè assieme al titolare. Poi nel pomeriggio la tremenda scoperta. Difficile trovare una spiegazione all’ennesimo gesto di brutalità nei confronti dei nostri amici a quattro zampe. «Un racconto incredibile. Eravamo stati assieme – riferisce a GeaPress il titolare dell’azienda – tutta la mattina, non aveva fatto trapelare niente. Una persona di fiducia da anni e poi – aggiunge l’uomo – cosa aveva fatto di male la cagnolina? Era ben voluta da tutti, non solo dai miei familiari, ma anche dai rappresentanti, dagli stessi operai. Ci stiamo tutti chiedendo il perché». L’operaio è stato licenziato e il filmato consegnato alla Questura, in attesa di sapere il verdetto finale. Adesso, come riportato dal portale La Nuova Sardegna, nel cortile dell’azienda scorrazzano ignari i quattro cuccioli che Ciccetta ha partorito sei mese fa.