Vendevano tramite annunci sui social e sul web cuccioli provenienti da Romania e Ucraina, senza pedigree e garanzie sanitarie. In certi casi, anche senza microchip obbligatorio e con passaporti falsi. Denunciata una coppia di Bra, in provincia di Cuneo, che ora deve rispondere di numerosi reati: oltre all’importazione illegale dei cuccioli, anche esercizio abusivo della professione medico-veterinaria, sostituzione di persona e falsi documentali.
Stando a quanto riportato da ansa.it, questo traffico illegale di cuccioli tra l’Est Europa e la provincia di Cuneo è stato scoperto dopo due anni di indagini da parte dei Carabinieri, nell’ambito dell’operazione ribattezzata Spank. Purtroppo si tratta ancora di un fenomeno piuttosto diffuso che mette seriamente a rischi la salute e la vita di poveri innocenti a quattro zampe. Periodicamente le forze dell’ordine smantellano vere e proprie bande impegnati in questi illeciti. In particolare, secondo i militari dell’Arma, il traffico appena scoperto in Piemonte era piuttosto fiorente, permetteva infatti alla coppia “guadagni considerevoli con investimenti minimi”. I due si presentavano come allevatori, ma in realtà si prestavano a vendere come cani di razza – soprattutto Bassotti, Barboncini, Maltesi, Bulldog francesi e Akita – senza le garanzie documentali e gli accertamenti sanitari necessari.