Il nostro amico a quattro zampe avrebbe un senso in più a disposizione: una sorta di “sensore infrarossi” costituito da terminazioni nervose collocate nel suo naso, capace di rilevare piccoli cambiamenti di temperature che avvengono nelle vicinanze. È emerso da una ricerca svolta dall’Università svedese di Lunde e dall’Università ungherese Eötvös Loránd di Budapest e pubblicata sulla rivista scientifica Nature Research.
Stando a quanto pubblicato da ilsole24ore.com, questo “sesto senso” funzionerebbe da strumento di predazione in più quando la vista, l’udito o l’olfatto sono in qualche modo ostacolati. “I cani sono in grado di percepire la radiazione termica proveninete dai corpi caldi o radiazioni termiche deboli e possono anche orientare il loro comportamento in base a questo segnale”, spiega l’autrice principale dello studio, il dottore di ricerca ungherese Anna Bálint. Il tutto è stato comprovato prendendo in esame esemplari di Cani Pastore belga, Golden Retriver e Border Collie. Alla luce di questa scoperta e dell’ipotesi che questa capacità sia presente anche in altri carnivori, adesso – come spiega Ronald Kroger, scienziato sensoriale della Lund University – le strategie di caccia e la biologia degli animali da preda devono essere rivisitate.