Farmaci generici, dunque ‘low cost’, non solo per gli uomini, ma anche per curare cani e gatti. Perche’, infatti, pagare i medicinali di piu’, se il loro brevetto e’ gia’ scaduto e si potrebbe avere accesso a versioni equivalenti meno care?
In questo momento cani e gatti possono essere curati solo con medicinali a uso veterinario, con grande aggravio di costi e senza la possibilita’, salvo casi eccezionali, di poter usare prodotti destinati a uso umano. I generici costano molto meno a parita’ di principio attivo e costituirebbero un grande sollievo per chi deve curare animali. I farmaci veterinari, invece, costano piu’ di quelli a uso umano a parita’ di principio attivo. nel nostro Paese sono disponibili gia’ una ventina di farmaci generici destinati ai cani, fra cui antiparassitari interni ed esterni e antibiotici. Il problema, pero’, e’ che al contrario dei prodotti destinati a uso umano, che generalmente vengono commercializzati con il nome del principio attivo, questi medicinali possiedono nomi di fantasia che non sono facilmente riconoscibili per chi li acquista.
Molte aziende, in Italia, stanno comunque procedendo con la richiesta di autorizzazione al commercio di versioni generiche di medicinali a brevetto scaduto.