A distanza di alcuni mesi dalla prima scossa di terremoto, l’Ente Nazionale Protezione Animali presenta il bilancio degli animali soccorsi in territorio emiliano: più di 130 tra cani (15), gatti (80), cavalli (15), animali da reddito (20) ed esemplari di fauna selvatica, di cui invece non si conosce il numero esatto. A trarli in salvo, durante più di tremila ore di servizio, sono stati i volontari dei nuclei Enpa di diverse città, cioè Bologna, Caserta, Firenze, Genova, Meldola, Milano, Parma, Pesaro, Reggio Emilia e Siena. Un ottimo e instancabile lavoro quello compiuto da queste guardie zoofile, che hanno garantito il loro aiuto costante dal 1° giugno al 7 luglio, portando a termine oltre 300 interventi, tra visite veterinarie e recupero di animali in difficoltà. «Fin dall’inizio, di concerto con Protezione Civile e autorità locali, abbiamo puntato sull’intervento di personale specializzato – guardie zoofile, ausiliari e veterinari – destinando invece i volontari ad attività di supporto presso canili e gattili, a corto di personale poiché molti operatori erano stati sfollati nelle tendopoli», spiega Gabriele Tossani, responsabile dei soccorsi Enpa sul territorio. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Asca, alle popolazioni colpite dal sisma e alle strutture di ricovero presenti sul territorio sono state distribuite ben 22,5 tonnellate di pet food, 46 cucce per cani, 8 degenze per felini, 70 trasportini per gatti, oltre che cibo per furetti e uccelli. Le attività dell’Ente Nazionale Protezione Animali, che hanno trovato nel quartier generale di San Felice Sul Panaro la loro base di coordinamento, hanno riguardato sia l’assistenza veterinaria e il recupero degli animali incastrati fra le macerie a causa dei crolli o scappati via per lo spavento delle scosse, sia il sostegno dato all’interno delle tendopoli dove purtroppo non sempre erano ammessi i pet. Per ovviare a questo problema, i volontari dell’Enpa hanno poi realizzato delle strutture di ricovero temporaneo per gli animali, proprio nelle vicinanze dei centri di accoglienza degli sfollati. Soddisfatta per le operazioni portate avanti e per i risultati ottenuti, la presidente nazionale dell’Ente Nazionale Protezione Animali, Carla Rocchi: «Ringrazio la Protezione Civile, le istituzioni locali e – dichiara la donna – le Asl con cui siamo riusciti ad attivare sinergie estremamente positive. E ringrazio tutte le sezioni dell’Enpa che hanno mobilitato tutte le proprie risorse, umane, professionali e di accoglienza, garantendo soccorso e ospitalità a molti animali rimasti senza casa». Per fortuna qualcuno si è preso cura di loro.