Prendersi cura di un cane, istaurando con lui un profondo rapporto di amicizia, può rappresentare un’esperienza unica e importante nella vita di un bambino, ma può, anche, trasformarsi in un incubo per entrambi, se il piccino non riesce a capire e rispettare le esigenze del proprio amico peloso, portando quest’ultimo a reagire, anche, in modo pericoloso. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Pediatric Psychology, adesso è possibile porre rimedio a questi inconvenienti tramite un apposito software, chiamato The blue dog, capace di insegnare ai bambini come interagire con i propri cani e a convivere pacificamente con loro. Non sono rare le scene di piccini che tirano le orecchie o la coda ai propri amici pelosi addormentati o che cavalcano i poveri malcapitati, come fossero dei pony. D’altro canto, l’amico a quattro zampe, per quanto fidabile e buono, può avere delle reazioni imprevedibili, arrivando perfino a mordere il cucciolo d’uomo. Quelli più rischio, secondo gli autori dello studio americano coordinato dal professor David Schwebel dell’Università dell’Alabama, sono i bambini al di sotto dei 4 anni, incapaci di capire che il loro amico a quattro zampe non può essere trattato a proprio piacimento e secondo i capricci del momento. The blue dog è un gioco interattivo, già testato su 76 bambini dall’età compresa i 3 e i 5 anni, che porta il bimbo che lo utilizza a scegliere come comportarsi, avendo a che fare con un cane virtuale. Quest’ultimo, a secondo del comportamento scelto, può avere delle reazioni differenti, così come nella vita reale. In questo modo, il software va a offrire al piccino delle linee guida di comportamento, facendogli capire di volta in volta cosa sbaglia e fornendogli delle vere e proprie avvertenze riguardo cosa lo può aspettare. Se si disturba il cane mentre sta mangiando, capirà, per fare solo un semplice esempio, che il proprio amico peloso può anche reagire, abbaiando o ringhiando. I bambini sottoposti al test, che ha permesso di valutare l’efficacia del software, sono stati invitati, per prima cosa, a commentare i comportamenti del bambino virtuale, per poi relazionarsi con cani veri, utilizzati nella pet therapy. Secondo lo studio, a livello teorico, ovvero quando si trovano a commentare le immagini, i bambini sembrano aver recepito i giusti comportamenti. Nel momento di aver a che fare con un cane vero, mostrano comportamenti differenti e sembrano osare di più con il proprio amico cane.