I nostri amici a quattro zampe preferiscono la voce femminile. È quanto emerso da una nuova ricerca ungherese, condotta da un team dell’Università Eotvos Lorànd. Al risultato si è giunti utilizzando uno scanner fMRI, con il quale si è analizzato il cervello dei cani mentre le persone parlavano intorno a loro.
Stando a quanto riportato da repubblica.it, durante lo studio, gli animali coinvolti hanno ascoltato registrazioni di discorsi diretti a loro, neonati e adulti, pronunciati da 12 donne e 12 uomini. Così procedendo si è osservato che i cervelli dei cani rispondevano di più al linguaggio loro diretto, come anche a quello rivolto ai neonati, che al linguaggio diretto agli adulti e le risposte aumentavano ancora di più se la voce era femminile. Ciò si potrebbe essere dovuto al fatto che “le donne – dichiara Anna Gàbor, co-autrice dello studio – parlano più spesso ai cani con una prosodia esagerata rispetto agli uomini”. La scienziata aggiunge anche: “Studiare come i cervelli dei cani elaborano il linguaggio diretto a loro è eccitante, perché può aiutarci a capire come l’accentazione esagerata della voce contribuisca all’efficace elaborazione del linguaggio in una specie non umana, abile nel fare affidamento su diversi segnali vocali (ad esempio, seguire comandi verbali)”.