Mastino Spagnolo

Mastino Spagnolo

  • Taglia grande
  • Razza non pericolosa
  • Razza riconosciuta ENCI
    Gruppo 2 - cani di tipo pinscher e schnauzer, molossoidi e cani bovari svizzeri

Caratteristiche Mastino Spagnolo

Facilità di formazione
Difesa territorio e persone
Adatta ai bambini
Cura e perdita pelo
Perdita bava

Descrizione

Il Mastino Spagnolo vista la sua mole, non è adatto alla vita d’appartamento. Necessita di un bel giardino e di uno spazio tutto suo dove correre e giocare liberamente. Il manto spesso di questo cane lo protegge dal freddo e dal bagnato, consentendoli una buona resistenza all’aperto. Tuttavia amerebbero vivere a stretto contatto con il loro padrone ma combinerebbero sicuramente dei pasticci se tenuti in casa.
Il Mastino Spagnolo ha una tendenza all’abbaio facile, sviluppato più in certi esemplari che in altri, e per questo motivo non è consigliato a chi vive in pieno centro urbano, se non vuole avere fastidiose controversie con i propri vicini. Il  tono di voce è molto profondo ed ha un latrato rauco capace di essere ben udibile anche a distanze notevoli.
Grazie alle sue origini il Mastino Spagnolo può sopportare molto bene il caldo torrido estivo e il freddo pungente invernale: questo perché per migliaia di anni ha dovuto adattarsi ai cambiamenti climatici bruschi della sua terra d’origine dove d’estate la temperatura arrivava a toccare i 38°con sporadici episodi di precipitazione  mentre d’inverno scendeva sotto zero con abbondanti nevicate. Naturalmente è consigliabile dargli modo di proteggersi dal sole d’estate ed abbondare con l’acqua.
Hanno facilità di adattamento climatico ma sicuramente prediligono un clima asciutto piuttosto che umido. Il calore unito ad un’elevata percentuale d’umidità può essere un problema per questa razza.
Il Matino Spagnolo fa la muta due volte all’anno.
Poiché questa razza può essere aggressiva con gli sconosciuti è consigliabile avere un giardino recintato soprattutto se si abita in una zona urbana. 

Origine

Nasce e si sviluppa nella regione dell’Estremadura, nell’Asia minore e con i viaggi di migrazione è arrivato nella Penisola Iberica.
Famoso come cane da guardia delle pecore dalle quali proviene la “Lana Merinos”.
Nei secoli la tipicità di questa razza si stava perdendo, infatto ora come ora non si trovano facilmente esemplari tipici.
Una delle teorie più accreditare attríbuisce al Fenici l’arrivo dei primi Molossi in Spagna: i grandi cani erano, probabilmente, insieme agli ovini, parte dei commercio con gli indigeni.
Un’altra teoria, ugualmente valida, ne attribuisce invece l’origine alle migrazioni delle popolazioni asiatiche in tutto il continente: in questo caso i molossi spagnoli sarebbero discendenti diretti del Mastino del Tibet.
All’epoca del dominio degli  antichi Romani nelle terre spagnole, le varie tribù locali, per quanto avessero territori geografici molto ben definiti, usavano trasferire il loro bestiame nei terreni in altura. E’ logico pensare che il Mastino di allora, guardiano di greggi, percorresse la stessa strada accompagnandoli.
Risale al 504, per opera del Re Visigoto Eurico, la prima disposizione per regolare la transumanza.
Con la Riconquista. le condizioni socio-economiche cambiarono radicalmente, la quantità e la qualità della lana delle pecore Merinos diventarono una parte fondamentale della ricchezza di tutti i re e feudatari dell’epoca.
Riconquistando i territori ai Mori, nuovi grandi spazi rimasero a disposizione delle greggi, e quindi anche del Mastino.
Nel 1273 Alfonso il Saggio emanò alcune leggi per regolare la transumanza.
In quest’epoca il regno di Castilla aveva a disposizione grandi estensioni di territorio, mentre il  regno di Aragona era rimasto confinato ai di sopra del fiume Ebro, fatto questo che influenzerà notevolmente la relativa pastorizia.
E’ proprio in questo periodo che furono fissati i  percorsi delle greggi transumanti, percorsi condizionati da confini geografici, naturali, ma soprattutto politici.

Carattere

Il loro carattere si differenzia molto tra maschio e femmine.
Al primo impatto sembra un cane a cui piace dormire, invece è allegro, vispo, docile ai comandi, attento cane da guardia della casa; coccolone e affettuoso con il padrone e con i bambini, ma bisogna tenerli sotto occhio perchè la loro mole è tale che potrebbe causare involontariamente degli incidenti.
Timido e aggressivo con chi ritiene ostile o con chi crede stia arrecando danno ai suoi affetti.
Si sente bello e lo dimostra.
Ha un carattere molto strano, ambivalente causa gli incrici nei secoli.
Si comporta bene in fase di addestramento, ma alcune volte tende a far di testa sua, essendo anche molto svogliato quando si tratta di fare esercizi troppo impegnativi.

Come carattere e funzione, il Mastino spagnolo è un classico cane da guardia del bestiame ed è molto simile in molti sensi al suo cugino Anatolian Shepherd Dog (Cane da Pastore dell’Anatolia). Come la maggior parte dei cani da bestiame, il Mastino spagnolo è in generale, abbastanza indipendente e può essere lasciato a stretto contatto con la natura, ed è piuttosto riservato, anche verso lo stesso proprietario. Inoltre non è eccessivamente espansivo.

Le femmine possono essere più distaccate e meno affezionate dei maschi, i quali infatti tendono ad essere un po’un più dolci. Tuttavia, le femmine sono più “furbe” dei maschi. Nonostante questo loro apparente menefreghismo, questi cani sono leali e amano realmente il loro padrone, sacrificherebbero la propria vita per proteggere lui, la sua famiglia o il bestiame che devono accudire, se necessario. Desiderano sempre stare vicino al proprio padrone e seguirlo dappertutto. Sono altamente territoriali e hanno bisogno di una certa rassicurazione dal proprio padrone quando degli ospiti entrano in casa, invadendo così il territorio e sicuramente è un ottimo deterrente contro qualsiasi malintenzionato. Inoltre riconoscono immediatamente un pericolo imminente rappresentato magari da uno sconosciuto alla porta: in questo caso cominciano a ringhiare, mostrando i denti aguzzi e ad abbaiare molto insistentemente. Anche se a volte possono sembrare dei cani pigri, in verità sono sempre molto attenti e vigili e pronti all’attacco e alla difesa, se necessario. Di notte sono molto più accorti che di giorno e il buio sembra affilare i loro sensi (probabilmente perché i predatori di bestiame sono più attivi durante la notte, approfittando dell’oscurità). Può essere sorprendentemente rapido e agile nonostante la sua stazza robusta. Sceglieranno il punto più alto della vostra proprietà per tenere sotto controllo l’intera situazione, intervenendo tempestivamente in caso di pericolo. In caso di eccessiva timidezza o paura, si deve intervenire fin dai primi mese per farlo crescere in maniera equilibrata e lo stesso è necessario intervenire tempestivamente se si riconosce nel proprio cucciolo un comportamento troppo aggressivo o instabile.

Un buon Mastino dovrebbe essere sicuro di se e non presentare alcun tipo di paura. E’ molto importante farlo socializzare dalle prime settimane di vita (l’età critica va dalle 3 alle 12 settimane) per avere in futuro un compagno equilibrato e capace di stare a contatto con la gente. Soprattutto le femmine sanno prendere delle decisioni in maniera indipendente. Sono cani molto intelligenti ed astuti. Possono sembrare testardi e questo perché gli esemplari di questa razza sono dei cani tendenzialmente indipendenti: non è molto facile insegnar loro ad ubbidire. Si annoiano facilmente e capita quindi che rispondano immediatamente ad un comando del proprio padrone ma che alla seconda volta non lo vogliano fare più. E’ sconsigliabile ripetere più volte lo stesso comando in fase di addestramento in quanto questi cani non vanno forzati. Inoltre sono dominanti e necessitano di un padrone che abbia polso e sia equilibrato. La sua strategia difensiva risiede nello spaventare il nemico abbaiando e ringhiando: non lo rincorre ma piuttosto lo tiene lontano spaventandolo. Se il nemico però gli si avvicina rappresentando così un pericolo, partirà all’attacco e sarà disposto a combattere fino alla morte per salvare il bestiame o il suo territorio. Avrà lo stesso comportamento anche in caso di un ladro o di un malintenzionato in genere. Sono cani (specialmente gli esemplari maschi) che arrivano a completa maturazione piuttosto tardi, intorno ai 2 anni e mezzo – 3.

Vengono anche usati per la guardia a frutteti, vigne e proprietà terriere in generale. Sono molto tolleranti e pazienti con i bambini e anche con gli altri animale domestici. Non vanno però lasciati soli a giocare con i bambini perché essendo grandi e vivaci potrebbero far loro male involontariamente. Non amano molto giocare ai classici giochi di riporto ma adorano invece essere rincorsi e i giochi di contatto, tipo la lotta.

Standard di razza

ASPETTO GENERALE
E’ un cane di grande taglia, ipermetrico, di medie proporzioni e struttura sub-longilinea. Ben proporzionato, molto potente e muscoloso. Struttura ossea compatta. Testa massiccia e corpo ricoperto di pelo semilungo. Si debbono ricercare la proporzione e l’armonia funzionale, tanto in stazione quanto nel movimento. Abbaia con voce rauca, grave e profonda, di grande intensità, udibile a notevole distanza.
PROPORZIONI IMPORTANTI 
La lunghezza del corpo è superiore dell’altezza al garrese • Il rapporto tra la lunghezza del cranio e quella del muso deve essere di 3/2.
COMPORTAMENTO – CARATTERE
È un cane molto intelligente, non sprovvisto di bellezza; la sua espressione manifesta entrambe queste qualità. Rustico, affettuoso, mansueto e nobile, è un cane di gran fermezza verso gli animali selvatici e gli estranei, specialmente quando deve difendere proprietà o greggi. Nel suo comportamento si nota che è un cane sicuro di sé, che dosa le sue forze poiché conosce la sua enorme potenza.
TESTA
Grande, forte e tronco cuneo di basi ampie. L’insieme cranio-muso, visto dall’alto, deve essere quadrato e uniforme, e senza una diminuzione molto marcata tra la base del muso e i temporali. Gli assi cranio facciali sono leggermente divergenti.
REGIONE DEL CRANIO: Cranio ampio, forte, di profilo sub-convesso. L’ampiezza del cranio sarà uguale, o superiore alla sua lunghezza.
Seni frontali accentuati. Cresta occipitale marcata. Stop soave, poco accentuato.
REGIONE DEL MUSO: tartufo nero, umido, grande e ampio.
Canna nasale diritta. Visto da sopra il muso appare moderatamente rettangolare; diminuisce gradualmente verso il tartufo, conservando un’evidente ampiezza.
In nessun caso deve essere appuntito.
Labbra: le superiori ricopriranno ampliamente le inferiori; le inferiori, con mucose pendenti, formano commessura labiale ben discendente.
Le muscose devono essere nere.
Mascelle/Denti: chiusura a forbice. Denti bianchi, forti e sani, canini grandi, affilati che formano una buona presa.
Molari forti e potenti. Incisivi piuttosto piccoli. Devono essere presenti tutti i premolari.
Palato nero, con creste molto marcate.
Occhi piccoli se rapportati al cranio; a forma di mandorla, preferibilmente scuri, color nocciola; sguardo attento, nobile, dolce e intelligente, duro verso gli estranei. Palpebre di pelle spessa, pigmentate di nero. La palpebra inferiore lascia vedere parte della congiuntiva.
Orecchi: di media misura e pendenti, di forma triangolare; piatte. Inserite sopra della linea dell’occhio. A riposo cadenti e aderenti alle guance, senza essere troppo addossate al cranio. In attenzione, separate dalle guance e parzialmente erette nel loro terzo superiore. Non devono essere tagliate.
COLLO
Tronco conico, ampio, forte, muscoloso, flessibile. Pelle spessa e rilasciata. Giogaia doppia di ampio sviluppo.
CORPO
Rettangolare. Forte e robusto, che dimostra gran potenza, ma flessibile e agile Linea superiore: diritta, orizzontale, anche in movimento.
Garrese: ben marcato.
Dorso: potente e muscoloso. Rene lungo, ampio e poderoso; si restringe man mano che raggiunge il fianco.
Groppa: ampia e forte. La sua inclinazione è di circa 45° rispetto alla linea dorso lombare e all’orizzontale.
L’altezza alla groppa è uguale di quella al garrese. Torace ampio, profondo e poderoso. Punta dello sterno marcata.
Costole con ampi spazi intercostali e ben cerchiate, non piatte.
Il perimetro minimo del torace supera di circa ⅓ l’altezza al garrese.
Linea inferiore: ventre molto moderatamente retratto; fianchi discesi e molto ampi.
CODA
Molto grossa alla radice e inserita né alta né bassa.
Forte, flessibile e ricca di pelo più lungo che in tutto il resto del corpo.
A riposo è portata bassa, arrivando completamente al garretto, a volte forma una curva nel suo ultimo quarto.
Quando il cane è in movimento o eccitato, è levata a sciabola, con anello all’estremità, però mai arrotolata in tutta la sua lunghezza o appoggiata sul dorso.
ARTI
ANTERIORI: perfettamente in appiombo, diritti e paralleli se visti dal davanti.
La lunghezza dell’avambraccio sarà tripla di quella del metacarpo.
Ossatura forte con metacarpo potente.
Spalle oblique, multo muscolose. Più lunghe dell’avambraccio. L’angolo scapolo-omerale è vicino ai 100°.
Braccio: forte, di lunghezza simile a quella della scapola.
Gomito aderente al torace. L’angolo omero-radiale è vicino al 125°.
Avambraccio forte, perpendicolare.
Metacarpo: visto di lato, leggermente inclinato. È praticamente la continuazione dell’avambraccio.
Ossatura solida. Piedi anteriori di gatto. Dita ben chiuse. Falangi forti, alte e ben arcuate. Unghie e tubercoli plantari molto robusti e duri.
Membrana interdigitale moderata e provvista di pelo.
POSTERIORI: potenti e muscolosi. Visti lateralmente: angolature adeguate, ampi angoli articolari.
Appiombi corretti, visti di fronte e di lato. Garretti senza deviazioni. Debbono essere capaci di trasmettere la spinta con facilità, forza ed eleganza.
Coscia forte e muscolosa. L’angolo coxo-femorale è vicino ai 100°.
Ginocchio angolo femoro-tibiale: vicino ai 120°.
Gamba lunga, muscolosa e di forte ossatura.
Garretto: l’angolo aperto del garretto è di circa 130°.
Metatarso: ben marcato, con i tendini ben visibili.
Piedi posteriori di gatto, leggermente ovali. Presenza o meno di speroni che possono essere semplici o doppi; è permessa la loro amputazione.
L’andatura preferita è il trotto, che deve essere armonico, poderoso, senza tendenza ad andar di lato. Niente ambio.
PELLE
Elastica, spessa, abbondante e di colore rosaceo, con zone di un pigmento più scuro. Tutte le mucose devono essere nere.
MANTELLO/PELO
Fitto, grosso, semilungo, liscio, esteso su tutto il corpo fino agli spazi interdigitali.
Ci sono due tipi di pelo: uno, di copertura, sul dorso e uno, di protezione, sulla cassa toracica e i fianchi. È più corto sugli arti e più lungo e serico alla coda.
COLORE
Colore indeterminato, ma si apprezzano maggiormente i colori uniformi, giallo, fulvo, rosso, nero, color lupo e color cervo.
Sono pure apprezzati i colori combinati come il tigrato e pezzato o cani con il collare bianco.
TAGLIA
Non esistono limiti massimi di taglia, poiché sono meglio apprezzati, se armoniosamente proporzionati, gli esemplari di maggior altezza.
Altezza al garrese limite minimo: per i Maschi 77 cm e per le Femmine 72 cm.
Si desidera che queste misure siano ampliamente superate, dato che si stima conveniente che i maschi superino gli 80 cm e le femmine i 75 cm.
DIFETTI
Qualsiasi deviazione da quanto sopra deve essere considerato come difetto e la severità con cui questo difetto sarà penalizzato deve essere proporzionata alla sua gravità.
DIFETTI LIEVI 
Muso dal profilo leggermente montonino • Chiusura a tenaglia: mancanza di qualche premolare • Linea dorso-lombare debole, non diritta o ondulante in movimento • Metacarpi metatarsi e piedi deboli (ma non eccessivamente) • Timidezza, non eccessivamente accentuata.
DIFETTI GRAVI 
Aspetto fragile o linfatico esagerato • Muso appuntito • Enognatismo moderato • Assenza di diversi premolari o canini, non dovuta a trauma • Eccessivo entropion o ectropion • Orecchi amputati • Coda appoggiata sulla groppa • Linea dorso-lombare insellata • Altezza della groppa visibilmente superiore a quella del garrese • Coda amputata • Appiombi incorretti; deboli o deviati • Garretti vaccini in stazione o ravvicinati in movimento • Arti deviati in fuori (lateralmente) durante il movimento • Pelo ondulato,arricciato, o eccessivamente lungo • Carattere squilibrato, eccessiva timidezza o esagerata aggressività.
DIFETTI ELIMINATORI 
Tartufo o mucose depigmentati • Naso diviso • Qualsiasi grado di prognatismo; eccessivo enognatismo • Occhi chiari Qualsiasi cane che presenti in modo evidente anormalità d’ordine fisico o comportamentale sarà squalificato.
N.B. I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali completamente discesi nello scroto.

Utilizzazione

Cane da gurdia diligentissimo; pastore combattivo, capace di battere i lupi; cacciatore e cane da traino. Usato per proteggere i campi e le proprietà.

Alimentazione

Il suo benessere alimentare è la cosa principale a cui i padrini devono stare attenti: tende ad aumentare di peso e vista già la stazza è un pericolo per le ossa e la sua salute.
Gli va dato regolarmente il pasto a pranzo e a cena.

Note

Può succedre che nasca con delle malattie, che purtroppo sono genetiche.
Preferisce stare dentro casa perchè risente delle basse temperature, ma ama giocare negli spazi aperti avendo un pelo molto folto.
Le femmine fanno fatica a partorire spontaneamente e hanno bignoso il più delle volte di essere operate.
Quando abbaiano, lo fanno troppo forte ed il suono è un pò acuto e potrebbe dare fastidio ai vicini.
Non va sollecitato troppo da piccolo perchè le ossa sono in crescita e potrebbero esserci problemi gravi in età adulta.
Difetti più frequenti: assenza di alcuni denti; troppo timido o eccessivamente aggressivo; assenza di orecchie o di coda.

Foto di Mastino Spagnolo