Lo Scottish Terrier è un cane di taglia piccola che deve la sua fama ad una pubblicità di whisky, insieme al West Highland White Terrier. Da qui è diventato molto apprezzato nei paesi anglofoni, fino ad arrivare alla Casa Bianca. Si dice infatti che Roosvelt ne possedesse uno, mentre Bush addirittura due. Altri proprietari famosi furono la Regina Vittoria e moltissimi personaggi del mondo dello spettacolo: da Humprey Bogart a Bette Davis e Liza Minnelli.
Si tratta di un cane rustico e campagnolo, con l’esigenza di vivere il più possibile all’aperto.
E’ indispensabile strippare spesso questa razza a causa del suo pelo duro.
E’ indispensabile strippare spesso questa razza a causa del suo pelo duro.
Lo Scottish è inoltre un cane robusto, che non si ammala facilmente. Vanno tenute sotto controllo, ovviamente, le malattie genetiche, tutte rilevabili con gli appositi test: quindi, se intendete prendere un cucciolo, chiedete sempre se i genitori sono stati testati.
A colpire questa razza sono la malattia di Von Willebrand, la sindrome di Cushing (nei cani anziani), glishunt epatici e l’osteopatia cranio-mandibolare (che compare nei cuccioli, fortunatamente curabile).
Tutte queste patologie hanno un’incidenza decisamente bassa nello Scottish, che invece viene colpito piuttosto frequentamente dal cosiddetto “Scottie cramp”, legato, pare, ad un eccessivo accumulo o da una carenza di neurotrasmettitori (in particolare sembra implicata la serotonina) che causano un disturbo nei segnali inviati tra il cervello ed i muscoli.
A colpire questa razza sono la malattia di Von Willebrand, la sindrome di Cushing (nei cani anziani), glishunt epatici e l’osteopatia cranio-mandibolare (che compare nei cuccioli, fortunatamente curabile).
Tutte queste patologie hanno un’incidenza decisamente bassa nello Scottish, che invece viene colpito piuttosto frequentamente dal cosiddetto “Scottie cramp”, legato, pare, ad un eccessivo accumulo o da una carenza di neurotrasmettitori (in particolare sembra implicata la serotonina) che causano un disturbo nei segnali inviati tra il cervello ed i muscoli.