I primi esemplari erano piuttosto tarchiati, avevano doti di agilità e di aggressività ben marcate.
Esiste l’ipotesi, mai dimostrata, che vi sia stata all’origine immissione di sangue di Pastore locale.
A quei tempi però non esisteva un Ente che potesse tutelare la razza, perciò si continuarono a provare incroci con i “Drahthaar” e con i “Korthals”, fino al 1950, in cui fu rigorosamente vietato qualsiasi ricorso a sangue estraneo, così la situazione migliorò e si riuscì a riportare alla stabilità i caratteri tipici della razza.
È una razza, da sempre, specializzata nella cerca in palude, nei terreni umidi e nei boschi, senza avere la velocità del “Drahthaar”.
Quest’ultimo è il principale responsabile della poca diffusione dello Stichelhaar. Poco conosciuto in Italia.