Si tratta di cani molto particolari, che non hanno mai visto né la luce del giorno né l’erba dei prati, e che per questo motivo possono presentare dei problemi comportamentali. Sono i circa 2.400 beagle dell’allevamento di Green Hill, l’azienda di Montichiari, in provincia di Brescia, sequestrata la scorsa settimana dal Corpo Forestale dello Stato. Cani destinati ai laboratori di vivisezione, «allevati in condizioni non idonee e che ora sono in cerca di tanto amore e affetto: le richieste di affido si potranno inviare on-line compilando un apposito modulo sul sito di Legambiente, Lav e delle associazioni che hanno aderito all’operazione ”Sos Green Hill”. L’obiettivo – secondo quanto annunciato durante una conferenza stampa organizzata questa mattina a Roma, presso il Parlamentino dell’Ispettorato Generale della Forestale – è quello di far star bene tutti i beagle: cuccioli, cani adulti, fattrici gravide». Più precisamente, le altre associazioni che hanno aderito all’iniziativa sono: Apnec- Associazione Professionale Nazionale Educatori Cinofili, Avcpp – Associazione Volontari Canile Porta Portese, Comitato ”Montichiari contro Green Hill”, Coordinamento ”Fermare Green Hill”, Enpa, Lav, Leidaa, Legambiente, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Libertas, Occupy Green Hill, Oipa e Vita da Cani. L’affido dei quattro zampe avrà inizio venerdì prossimo, 27 luglio, presso il Comando provinciale di Brescia del Corpo Forestale dello Stato. Sono già numerosissime le richieste pervenute. «Non è certo un cane da regalare al bambino, da portare subito al parco, nessun cane è un giocattolo ma a maggior ragione questi», spiega in un’intervista a lazampa.it il responsabile delle adozioni per la Lav, Giacomo Bottinelli. Le candidature raccolte saranno inoltrate a Legambiente e Lav, alle quali la Procura della Repubblica di Brescia ha affidato la custodia giudiziaria dei cani e che si occuperanno in un secondo momento della selezione delle persone idonee all’affido temporaneo dei cani, fino ad altre disposizioni della Magistratura. Ove possibile, si richiede di affidare più beagle alla stessa famiglia e, per limitarne il più possibile lo stress da viaggio, la residenza nel centro-nord o, comunque, in un’area geografica non troppo distante dall’allevamento bresciano. Questo non vuol dire che le persone appartenenti ad altre parti d’Italia non possano inviare la propria candidatura. Una raccomandazione va a chi già possiede un animale a casa: per una serena convivenza con il beagle, è necessario che sia vaccinato, sterilizzato e docile con gli altri cani. La Forestale, comunque, farà dei controlli a campione prima di affidare i pelosi.